Tigrottidelmirese

blog, photos and impression

I viaggi dei Tigrotti

Le tigri nel selvaggio west

Eccoci un'altra volta a narrarvi le nuove avventure dei tigrottidelmirese in Viaggio. La Lonely Planet ci definisce viaggiatori responsabili in quanto facciamo un "viaggio importante" non prima di un anno e mezzo o due. Nel nostro caso ne sono passati tre di anni, ma di mezzo c'è la crisi (e quindi i soldi da racimolare per fare il viaggio) e cosa più importante un nuovo tigrotto!!!!
Siamo infatti alle prese con il primo viaggio intercontinentale di Leo. La programmazione è avvenuta perché fino ai 2 anni i bambini non pagano il volo.
Abbiamo, quindi, organizzato il tutto in modo di tornare prima del suo secondo compleanno. Trovare i soldi per un terzo biglietto aereo avrebbe reso difficilissimo il viaggio :-(
Nella scelta della meta abbiamo dovuto scartare diverse località per lunghezza del volo o per posti poco adatti ai bambini piccoli ed infine per una mera questione economica.
Abbiamo quindi scelto di andare nel Selvaggio West!
E anche se sembra incredibile niente di meglio della natura della parte Ovest del Nord America per un viaggio anche con i bambini piccoli.
Come sempre in compagnia del buon Vecchio Zio Roby!
La pianificazione, per altro rispettata, prevedeva l'arrivo a Seattle con due giorni di pausa, il noleggio dell'auto per arrivare a Yellowstone, passando per vari parchi americani. Qui sotto trovate l'immancabile mappa del viaggio.
 


Visualizzazione ingrandita della mappa

A Yellowstone abbiamo fatto il Grand Loop e le varie strade possibili come da questa mappa:


Visualizzazione ingrandita della mappa

Da Yellowstone quindi ci siamo diretti al nord in Canada visitando ulteriori parchi nelle Montagne rocciose ed infine siamo andati a Vancouver, dove siamo rimasti due giorni, nella speranza di vedere le orche.
Anche questa volta mi sono attrezzato con una moleskine, ma i tempi ridotti dalla gestione familiare hanno fatto si che sono riuscito ad annotarci solo la parte preparativa del viaggio, mentre in viaggio mi sono trovato a scrivere brevi appunti sullo smarthphone, che avendo sempre a portata era più semplice da usare in qualsiasi momento, anche se da meno soddisfazione.

Qui di seguito come ormai è consuetudine trovate i resoconti del viaggio per data.
La novità di questo resoconto è che a seguito di breve discussione con amici e per rendere più interessante il racconto troverete al fine di ogni giorno, se disponibile, una nota con i consigli dei tigrotti: una piccola serie di scoperte o informazioni che possono essere utili a chi ha intenzione di vistare gli stessi luoghi.

Nota principale: pianificate bene il viaggio quando siete con un piccolo. Ciò non significa che debba essere tutto fissato, ma dovete tenere alcuni punti fermi e tenere sempre presenti le esigenze del piccolo. Si consiglia la lettura di "Viaggiare con i bambini" della Lonely Planet.
Consiglio dei tigrotti: Abbiamo tristemente scoperto che visti i limiti vigenti nei vari stati e nei parchi americani unitamente alle necessità del bimbo la percorrenza Km in auto si abbassa notevolmente. Noi avevamo pianificato infatti di fare circa 3000 km in 10 giorni, cosa che nei viaggi precedenti era stata fatta senza problemi. In questo viaggio, a parte averne fatti molti di più per vistare i luoghi previsti, ci sarebbero stati necessari almeno altri 5 giorni. Il consiglio è di una percorrenza teorica (nella pianificazione) di 200 km giorno che può arrivare ad un massimo di 300 km (nel viaggio).
Con un media di questo tipo si riesce a non essere sempre di corsa. Nel caso non abbiate abbastanza giorni meglio ridurre le mete.
 
20/07/2012 Venezia- Seattle
Sveglia all'alba per essere alle 6 e mezza in aeroporto! E già qui non è semplice svegliare una creatura all'alba dopo aver fatto tardi per preparare le valige :-)
Ci si incontra vicino a Venezia e si prende il taxi con Roby che ci svela un piccolo problema: Il terzo e ultimo volo previsto è stato anticipato per cui è stato necessario slittare più avanti di 3 ore su un altro volo per un totale di 16 ore e 20 di volo in circa 24 ore di viaggio.
Un bel test per il piccolo Leonardo che non ha ancora 2 anni ma che si è dimostrato bravissimo e non ha avuto nessun problema.
Una piacevole sorpresa è stato il cibo piuttosto buono sui voli della American Airlines operati da Iberia.
Abbiamo fatto un primo salto da Venezia a Madrid e poi un secondo da Madrid a Chicago con una spettacolare vista delle terre spagnole brulle dall'alto.
Arrivati a Chicago abbiamo scoperto che il volo anticipato era rientrato negli orari giusti ma non potevamo salirci perché ormai era stato eseguito il cambio così abbiamo atteso 3 ore nell’aeroporto a Chicago dove un "simpatico" barista ci ha tirato un bidone mica da ridere: due birre 17 $! Tutto il mondo è paese: Non solo a Venezia tirano i bidoni ai turisti.
Sull'ultimo volo per Seattle scopriamo che i voli nazionali americani sono un po' come i Bus. La cintura per i bambini, infatti, è prevista solo sugli intercontinentali e non sui "locali". Tra l'altro  chiedendo informazioni l’hostess mi dice di abbracciarlo in caso di problemi. Siamo un po’ stupiti ma ci adattiamo come sempre agli usi e costumi locali.
Arriviamo a Seattle poco prima di mezzanotte e stancamente prendiamo un taxi che ci porta al THE FIVE HOTEL 
Il portiere assegna a Roby la doppia e a noi la singola, ma lo scopriamo solo dopo 20 minuti che siamo in camera quando realizziamo che non c'è il lettino richiesto e facciamo cambio stanze lasciando a Roby un bel regalino da parte di Leo :-)

Le note dei Tigrotti: Attrezzatevi bene per i bambini in aereo: pennarelli, blocco da disegni, libri, uno o due giochi preferiti e se avete la possibilità caricate qualche film o cartone animato sul tablet o sullo smarthphone. Portate liquidi necessari (che ai controlli doganali vengono passati con più facilità essendo per neonati). Tenete presente che per passare la dogana Americana ci vuole abbastanza tempo, anche un ora tra file e controlli, e sicuramente dovete avere l'ESTA in mano.
Per il resto state tranquilli che i bambini hanno molti meno problemi degli adulti :-). Ricordatevi che il lettino è “the crib”, ma che comunque nei queen size ci si dorme anche tutti e tre in caso di necessità.

21/07/2012 Seattle

Panorama dalla torre di Seattle

 

BACON BETTER Dopo una certa dose di esperienza sappiamo che in viaggio anche se in vacanza conviene svegliarsi presto perché le cose da fare sono tante.
Fin dall’inizio siamo indecisi su dove fare colazione. Roby che si è svegliato prima ha già preso un cappuccino nei paraggi dell’hotel con scarsi risultati.
Dopo aver girovagato un po’ finiamo nel fantastico “BISCUIT BITCH at Caffe Lieto” vivamente consigliato per l’ atmosfera casalinga e gli ottimi prodotti (ovviamente dovete amare la colazione continentale :).


Finita la colazione ci dirigiamo verso il mare per andare a vedere il Pike Place Market che è un bellissimo mercato e va assolutamente visitato.
Continuiamo il nostro peregrinare sul mare e, ovviamente, con il piccolo Leo non potevamo non andare all’acquario (costo $ 19.95 a testa e bimbo gratis). L’acquario non è molto grande ma è molto curato nell’aspetto didattico ed interattivo e quindi decisamente bello da visitare in famiglia. Se poi non avete mai visto le lontre allora dove assolutamente fermarvi qui per vedere questi giocosi e spettacolari animali (più grandi di quanto si immagini in particolare perché quelle qui ospitate sono le lontre marine). Leo ricordati che il tuo amato sottomarino viene da qui! Se volete vederle all'azione potete guardare questo filmato su youtube

Se poi volete approfittare di uno spuntino potete fare come noi e tornare al Pike Place Market dove abbiamo mangiato un ottimo fish and chips fatto con due varietà di salmone (N.B. Sappiate che le varietà di salmone in vendita qui sono almeno 5, la nostra preferita è quella scura Wild Sockeye :)
Da provare anche assolutamente, se siete in stagione, le ciliegie del Mount Rainer che sono gialline e assomigliano alle marosticane che c’erano anche qui in Italia una volta. Leo ne è andato matto e ne ha mangiate un sacco.
Pike Place Market


Dopo spuntino e un piccolo riposo decidiamo di dirigerci a piedi verso lo Space Needle ma vi troviamo una coda lunghissima che ci scoraggia decisamente. Decidiamo quindi di prendere la monorail, che parte nelle vicinanze, per tornare in centro. Qui ci fermiamo al Barnes & Noble Booksellers a prendere una mappa del South British Columbia, per altro mai usata,  e un regalino per gli amici.
Dopo una breve sosta all’hotel optiamo per andare a goderci una ottima cena all’Anthony’s Pierr 66. Qui il personale è molto gentile ed è decisamente preparato ad accogliere i bambini, caratteristica che scopriremo essere comune a buona parte dei ristoranti visitati lungo il viaggio, ma che ad un italiano sembra incredibile.

Le note dei Tigrotti: All’estero le famiglie hanno molti meno problemi a mangiare fuori. I locali sono tutti attrezzati con seggioloni (high chair)o rialzi (booster)e spesso forniscono anche colori e fogli con disegni da colorare e bicchieri in plastica con cannuccia.

22/07/2012 Seattle

Secondo giorno a Seattle ci dirigiamo verso lo Space Needle. Sarà perché il tempo non è un granché ma oggi non troviamo quasi nessuno! Anche in questo caso è un bel posto che consigliamo di visitare anche se il maltempo lo fa apprezzare un po’ meno. La citta vista dall’alto è molto verde e a parte la zona del business gli edifici sono molto bassi e sistemati in modo geometrico. Space Needle


Scesi mettiamo sotto tortura Roby portandolo al The Children Museum (Dove chiunque paga 7,5 $ e gli adulti possono entrare solo con un bambino). Alcune delle attrazioni sono in rifacimento, ma nel complesso è un posto dove si può passare un oretta o due con delle belle soluzioni per i bimbi.
Facciamo tappa, per la seconda volta da quando siamo qui, a Mod pizza, dove la pizza assomiglia un po’ di più ad una piadina, ma è buona ed ha un rapporto qualità prezzo molto buono (7$ normale e meno di 4 la mini), per cui vi consigliamo di provarla.
Ritorniamo quindi verso il mare seguendo il richiamo delle origini veneziane passando per il bel Olympic sculpture park e, non sapendo bene dove andare, gironzoliamo a lungo sul mare lasciando scorrazzare e familiarizzare Leo con i bambini autoctoni :)
Terminiamo con una buona cena serale al Palace Kitchen spendendo circa 30 $ a testa.

Le note dei Tigrotti: Ricordatevi le mance ! All’estero il servizio normalmente non è incluso e viene pagato con le mance. La norma è circa il 10-15%. Meno significa che il servizio è cattivo. Di più l’avreste lasciata anche da noi ;-)

23/07/2012 Seattle – Battle Ground

Dannazione niente sveglia! Hurry up! Come capita sempre quando si ha fretta sono le tipiche esclamazioni mattutine. Una colazione veloce, ma neanche tanto per incomprensioni, da “Bitch” come chiamiamo ormai il Caffe Lieto.
E via a ritirare l’auto con qualche problema di seggiolino. Leo sembra un gigante, ma in realtà è piccolo e quindi pur avendo prenotato il seggiolino giusto ce ne danno uno da più grandi e poi ci ridanno quello giusto. Alla fine riusciamo a partire solo dopo le 11 tra l’altro con i soliti problemi frizione (Bisogna scordarsi di avere la gamba sinistra con le auto straniere :-(). Essendo la giornata dei contrattempi prendiamo anche la direzione Nord dell’autostrada invece della Sud, ma si sa finche non ci si orienta un po’ (leggete le note del giorno per l’aiuto)

Ci dirigiamo quindi verso la nostra prima tappa il Mount Rainer National Park attraverso la 410 dove seguiamo il White River e scopriamo il significato delle acque bianche dei ghiacciai. Non abbiamo molto tempo ma i panorami sconfinati e il verde brillante creano un connubio decisamente rilassante. Passato l’ingresso del parco ci fermiamo per pausa pipì e per una breve escursione sul fiume, sarebbe bello avere più tempo, ma si riparte. Arriviamo a Paradise Inn “dove i fiori incontrano il ghiaccio” e punto di partenza di tutti gli escursionisti. I posti dove fare uno spuntino sono praticamente nulli, ma riusciamo ugualmente a mangiare un panino al bar. Rainer

Ripartiamo comunque rapidamente in quanto i limiti di velocita nei parchi sono bassi e vanno rispettati, ma le loro strade di montagna  sembrano nostre statali di pianura per quanto sono dritte ;-)
Nella speranza di trovare un posto carino dove fermarci facciamo un giro lungo passando per Mora e poi per Silver Lake, non troviamo dove dormire, ma il giro è carino. Alla fine arriviamo a Battle Ground vicino a Portland dove Leo vuole di nuovo la pizza e finiamo da Rockys Pizza un bel posto in stile anni ’60 dove mangiamo la pizza più pesante che io abbia mai assaggiato. Con questo peso sullo stomaco ci dirigiamo al Best Western dove passiamo la notte.

Le note dei Tigrotti: L’America è sterminata e le cartine che generalmente trovate sono tipo quelle dell’Europa. Quindi o prendete un buon atlante o fate come me che la sera prima di prendere l’auto a noleggio mi sono scaricato l’ottimo CoPilot GPS (una mappa gratis) che lavora offline (scaricate tutto via wi-fi o ancora meglio prima della partenza che la mappa del Nord America è molto pesante e a me una notte non è bastata). Questo software per Android è stato fondamentale anche se meglio abbinarlo a Stato GPS per settare più velocemente i satelliti le prime volte. Ci ha salvato in un sacco di situazioni e senza sarebbe stato decisamente più difficile e ci vuole sicuramente un GPS. Ricodate inoltre di fare l'American the Beautifull Annual Pass se decidete di visitare più parchi che con soli 80$ consente di visitare tutti i parchi e copre una macchina con tutti i passeggeri.

24/07/2012 Battle Ground - Boise

Una strana giornata quella di oggi piena di errori e problemi, ma per fortuna tutti conclusi positivamente.

Primo errore! Partiamo alla ricerca della Historic Columbia River Highway ma non trovandola sulla carta sbagliamo strada facendo la sponda opposta del fiume (non abbiamo ancora scaricato tutte le mappe sul GPS). La strada è comunque molto bella, ma non quella che volevamo fare noi.

Brideg of the Gods Nel tentativo di riprendere la strada corretta facciamo il Bridge of the Gods. Unico problema è che prima di fare il ponte facciamo il pieno con il carburante sbagliato. La Coco legge le istruzioni della benzina ad etanolo paragonandolo al biodisel e io vedendo il medesimo colore sulla pompa con scritto ethanol faccio quella. Risultato subito dopo aver attraversato il ponte la macchina si blocca. Fortuna vuole che siamo riusciti a fermarci giusto sotto il ponte e che abbiamo fatto la copertura assicurativa totale della AVIS (grande cosa) e il mio inglese è nettamente migliorato.

Così dopo meno di due ore si presenta un carro attrezzi con una macchina nuova (quasi uguale alla chevrolet precedente) e ce la sostituiscono. Spostamento valige e si riparte!!!! Non sono neanche partito che non trovo più la carta di credito che nella confusione del problema dell’auto non so dove è finita. Dopo aver cercato dappertutto e aver quasi rinunciato la trovo. Finalmente i contrattempi di oggi sono finiti e andiamo avanti ma purtroppo la perdita di tempo ci fa rinunciare alla Hells Canyon National Recreation Area : “The deepest river gorge in North America”. Seguiamo quindi la HWY 84 fino a Boise passando prima per un ambiente fluviale molto bello e poi per una zona sterminata che ci ricorda un po’ il bush australiano.

Per festeggiare la felice conclusione ceniamo in una buona steckhouse: The Brickyard. Ci ha molto divertito la selezione di acque a inizio cena - Do you prefer panna or san pellegrino? – nonché il carrello di insalate con i condimenti (fatto come da noi quello per la tartar). Il tutto condito da camerieri differenti per ogni compito. La bistecca era comunque molto buona e ho pagato volentieri il conto per festeggiare la fine di una giornata problematica.
Finiamo tardi di cenare e non vediamo molte alternative che passare la notte in uno Shilo inn nei paraggi.

Le note dei Tigrotti: Dalla giornata non si possono che trarre due insegnamenti. Il primo riguarda la già citata necessità di buone mappe. Il secondo è che conviene sempre fare l’assicurazione aggiuntiva sull’auto. Si è al riparo da questi inconvenienti e non si rimane bloccati in caso di incidenti, guasti, ecc.

25/07/2012 Boise – Idaho Falls

Finalmente riprendiamo la strada con più tranquillità ed entriamo nel vero "ambiente americano". Oggi è la giornata della scenic route. Passiamo prima per la Sawtooth National Recreation Area seguendo la 21 e poi proseguiamo lungo la 75 per andare a vedere il Craters of the Moon National Monument. Lungo questa strada vediamo i primi elk!
Dei posti veramente fantastici! Nel primo sembra di essere nei nostri film western con tanto di pausa pranzo in un bellissimo e minuscolo paese in un locale fatto tipo baita di tronchi, un posto al quale le nostre ASL non farebbero vendere neanche un caffè ma per questo veramente genuino e con una accoglienza cordiale (la moglie del proprietario ci ha detto i numeri in italiano ;-). Dopo pranzo si riprende la route e in una sosta Leo fa conoscenza con i chipmunks e ne impara subito il nome (anche se un po’ storpiato)!
Bandiera USA

 

 
Nel Craters of the Moon sembra di essere veramente sulla luna. Un posto incredibile di dimensioni enormi e con pochissimi turisti. Bisogna almeno guardare le foto per avere un'idea di com’è. Continuiamo la strada nella giornata dei paesaggi e delle strade a ritmo lento. Per evitare i problemi dei giorni precedenti ci fermiamo a mangiare da Pickle’s Place ad Arco. Un posto non molto pulito ma dove gli hamburger sono umani, ma decisamente dove non tornare.


Arriviamo vicino ad Idaho Falls e finalmente troviamo posto in un vero motel: il Motel West.
Visti gli orari approfittiamo e facciamo spesa nel supermercato locale che è aperto fino a tardi. Compriamo una borsa frigo fondamentale per conservare il latte di Leo e un po’ di bevande fresche. Il ghiaccio non manca mai nei motel e lo usiamo come elemento refrigerante.

Le note dei Tigrotti: Le distanze in America sono grandi, i limiti vanno rispettati e le cose da vedere sono tante come già detto consigliamo una percorrenza teorica di 200 km giorno che può arrivare ad un massimo di 300 km. Oppure fate delle lunghe tirate, chiudendovi gli occhi, alternate a visite più approfondite.

26/07/2012 Idaho Falls – Jackson Hole : Il Grand Teton!

Grand Teton Nel cuore della natura! Oggi si va al Grand Teton! Rockfeller jr. a cui si deve un grosso contributo alla creazione di questo Parco ha detto che entrare a Yellowstone passando da qui è come entrare in Paradiso passando per l'Eden.



Vista la mole di persone decidiamo di cercare subito un posto per dormire a Jackson Hole la città turistica-western che è la porta del parco. Dopo un paio di tentativi infruttuosi, per posti troppo pieni o troppo “di classe” per le nostre tasche troviamo un appartamentino nel Jackson Hole Lodge che blocchiamo subito.
Dopo una occhiata al National Elk Refuge ed una breve spesa da Albertson si parte per bel giro nell'ambiente naturale dove vediamo un sacco di scoiatoli e chipmunks. Una volta arrivati al lago Leo non resiste al richiamo dell’acqua e mette a mollo i piedi, ma c’è anche chi fa il bagno! Ripartiamo con Leo che si addormenta sfinito e che io me lo devo portare in spalla per un miglio. Una bella fatica e una grande soddisfazione! Mantengo ancora una discreta forma fisica ;-)Tornati a Jackson Hole occupiamo la stanza e ritorniamo dentro il parco verso nord  dove vediamo mamma orso con cuccioli e dei cervi. Veramente una grande soddisfazione!

Ci fermiamo per la cena al Ranch House Restaurant di Colter Bay. La cucina è decisamente buona al punto che riusciamo a far mangiare a Leo la trota. Dopo cena facciamo una passeggiata lungo il Jackson Lake dove vediamo i castori!! Vorremmo rimanere a cercarli meglio e fare un giro per vedere gli orsi che i cartelli dicono in zona, ma veniamo letteralmente mangiati vivi dalle zanzare e decidiamo di ritornare indietro. Siamo stanchi ma contenti della bella esperienza. Jackson Lake



27/07/2012 Jackson Hole - Yellowstone

Partiamo per Yellowstone dopo aver fatto la spesa per il pranzo.
Visti sulle cartine i due parchi sembrano attaccati, ma le distanze sono interminabili..
Abbiamo prenotato due notti al GRANT VILLAGE. E devo dire per fortuna visto che è pieno di turisti e trovare posto non è semplice. Il posto non è niente di eccezionale, ma comodo ed essenziale.  

Essendo sempre con i tempi contatati andiamo subito a vedere i geyser e riusciamo a vedere l'Old faithfull che erutta per ben tre volte da posizioni diverse bello ed impressionante. Molto belli anche i giri su passerelle per vedere i vari geyser e le chromatic pool.
A metà pomeriggio siamo già stanchi senza capire bene il perché, ma alla sera del giorno dopo realizzo che siamo a 2500 metri di altitudine!

Qui potete vedere il filmato dell'eruzione dell'old faithful!

Old Faithfull


Torniamo a fare il chek in e visto che ci sembra stia per piovere andiamo a mangiare come i locali alle 18.30 al ristorante con vista sul lago Yellowstone, la scelta si rivela azzeccatissima visto che piove mentre ceniamo e dopo smette.
Partiamo quindi per un lungo giro in auto alla ricerca degli orsi, ma vediamo solo elk, ma con la soddisfazione di alcuni branchi di femmine molto vicine.

Le note dei Tigrotti: Attenti agli orsi ma di peluche! Al Grant Village sul letto vi lasciano un peluche di un orso da acquistare (impossibile non comprarlo ai figli pena discussioni infinite). Per i posti dove dormire meglio a tower-roosvelt per un atmosfera più country o a Mammoth per chi vuole tutte le comodità di una citta. Infine a nostro parere è più suggestivo ed impressionate vedere i geyser da lontano che non dalle immediate vicinanze.

28/07/2012 Yellowstone

Grand Canyon Yellowstone Un full day nel parco. Partiamo subito con una bella colazione al lake restaurant e poi ci dedichiamo allo shopping per regali e ricordi.
Rientrati nei panni dei viaggiatori ci dirigiamo al Grand Canyon di Yellostone, ma sulla strada incontriamo i bisonti, i veri dominatori del parco, e ci fermiamo a fare le foto.
Riusciamo quindi ad andare a vedere il Canyon che è molto bello ma i cui percorsi sono “fat-free” infatti alcune persone ci sconsigliano anche di farlo con Leo. In realtà le discese panoramiche sono in parte asfaltate e in parte con scalini in legno niente a che vedere con i nostri sentieri di montagna.

 

Dopo una breve pioggia ci dirigiamo verso le praterie di Lamar uno dei punti preferenziali dove vedere la fauna. Siamo decisamente fortunati e siamo i primi a vedere un black bear with 2 cubs. Nel giro di 10 minuti si forma una fila lunghissima, ma arrivano i ranger, quindi dopo aver tentato le foto con la nostra semplice digitale seguiamo le indicazioni e ci spostiamo nella piazzola di parcheggio più avanti. La fortuna ci arride di nuovo e mamma orsa e orsetti ci ripassano davanti a meno di tre metri, mentre i ranger ci dicono di chiuderci in auto.

Qui potete vedere il filmato dell'incontro con mamma orso e i suoi piccoli


Dopo questa bella esperienza proseguiamo sulla strada ammirando molti altri bisonti che sono veramente imponenti e bellissimi nell'immenso paesaggio dello Yellostone. Sulla strada rischiamo perfino di investire un coyote. Usciamo dal parco dalla porta nord est e decidiamo di tornare a mangiare dentro sperando di vedere qualche altro animale sulla strada. Oggi siamo decisamente fortunati perché ci imbattiamo in uno dei 150 Grizzly presenti nel parco. Bellissimo e maestoso si fa gli affari suoi (sta scavando) e ci lascia scattare le foto a noi e alle altre 10 macchine presenti. Il fimato non è un granche ma potete vederlo anche voi.
In ultimo troviamo anche un Pronghorn una specie di antilocapra locale.
Decisamente è stata una giornata coronata dal successo per la caccia fotografica e la ricerca di animali, per i dettagli di dove vedere gli animali potete guardare qui: http://yellowstone.net/wildlife/mammal-checklist.
Infine la serata si conclude con una fantastica cena a Tower-Roosvelt un posto dall’atmosfera country tutto in legno.

Le note dei Tigrotti: Vedere alcuni animali non è semplice, mentre per altri come i bisonti è facilissimo. Se avete esigenze particolari o volete vedere qualcosa in particolare o vi organizzate molto bene o vi consigliamo una visita guidata.

Se volete sentire che verso fa un Chipmunk date un occhiata a questo filmato

29/07/2012 Yellowstone - Polson

Oggi partenza da Yellowstone per andare in Montana. Uno stato che è più grande dell’Italia dove vive meno di un milione di persone.
Con un po' di tristezza vediamo gli ultimi bisonti di cui uno a pochi metri dall’auto. Per uscire seguiamo il lato destro del lago che per quello che abbiamo visto è anche quello più bello.


Ovviamente non poteva mancare la tappa a Mammoth spring che è l’unica “città” del parco. Le sorgenti termali sono un po’ sotto le aspettative, nel senso che tante sembrano secche e non più attive e senza l’acqua non sono un granché ma dove è presente sono molto belle e la tappa ci sta sicuramente.
Ripartiamo verso le 14.00 in velocità seguendo le hwy 89 e 90 fino a Missuola. Passato Butte seguiamo le indicazioni alla ricerca di un bagno e dopo un percorso di quasi 20 km finiamo nella città di Anaconda, che ricorda un po’ le miniere di zio paperone, visto che è dominata da un immensa miniera di rame. Poco fuori ci fermiamo al Outwest grill di St. Ignatius dove abbiamo mangiato molto bene in un ambiente tipicamente west dove i clienti hanno tutti il cappello da cowboy.
Ci portiamo ancora un po più avanti a Polson dove dormiamo in un motel fronte lago con una bellissima vista.

30/07/2012 Polson - Calgary

Sveglia all’alba per andare al Glacier National Park!!! Ci arriviamo verso le 10. In particolare su questo parco notiamo che le distanze con i limiti che hanno sono eterne.
Devo dire che restiamo un poco delusi da questo parco dove troviamo tanta gente e pochi parcheggi. In effetti conviene servirsi dei piccoli BUS che girano per il parco.

Chiediamo informazioni e mappa al visitor center e optiamo per un breve giro sul “trail of cedars” il sentiero attrezzato per disabili e carrozzine, ci attirava anche l’escursione a bordo ghiacciaio ma sono circa tre ore in salita e visto la precedente esperienza con Leo in spalla abbiamo lasciato perdere. Cedars


Ripartiamo per la “going to the sun road” che è una strada veramente bella che somiglia un poco alle nostre strade alpine o forse ancora di più a quelle del versante austriaco.
Arrivati in cima non ci possiamo fermare perché di nuovo i parcheggi sono tutti pieni. Decidiamo quindi di scendere e mettiamo a mollo i piedi nel Saint Mary Lake. Dove ancora una volta Leo sembra avere i piedi e le gambe insensibili al freddo visto che noi resistiamo a fatica un minuto e lui sguazza senza problemi.
Usciamo e rientriamo dal parco per dirigerci verso Calgary e poco prima del confine ci imbattiamo in un'alce femmina a mollo in un piccolo pond!!
Passiamo il confine, al quale la coco non ha rispettato il segnale di STOP, ma poiché l’addetto sta preparando un viaggio in Italia si limita a segnalarcelo con simpatia.
Arriviamo a Calgary e ceniamo in un locale molto caratteristico della Wurst che fa cucina austriaca e dormiamo in un Days inn poco fuori come sempre perché come sempre siamo in ritardo sui tempi.


Le note dei Tigrotti: Le macchine americane sono completamente diverse dalle nostre, a parte il cambio automatico, ci si trova con auto che pur essendo un 2000 di cilindrata hanno un fondo scala del tachimetro di 140 km/h. Se passate per queste strade imparate ad usare le “ridotte” del cambio automatico.


31/07/2012 Calgary - Revelstoke

Partenza lenta da Calgary (abbiamo dormito proprio bene)
Direzione Banf e Lake Louise lungo la HWY 1 conosciuta come Trans Canada HWY.
Banf è una cittadina in stile alpino molto carina dove varrebbe la pena di fermarsi un poco più a lungo, ma il nostro viaggio ha tempi ristretti e inevitabilmente ci dirigiamo al Lake Louise.

LAke Luise Finalmente nel Banf National Park vediamo i panorami che nel nostro immaginario sono associati al Canada: Ghiacciai stupendi e fiumi selvaggi. Sono le Rockies o meglio le Rocky Mountains una catena montuosa di più di 3000 miglia che meriterebbero un viaggio tutto per se.
Arrivati sul Lake Luise non possiamo farci mancare un giro in canoa canadese, come buona parte dei turisti, infatti deve essere un business notevole (35$ 1/2 ora e 45$ un ora). Ad ogni modo e bellissimo e ti crea un desiderio irresistibile di tornare e provarlo su qualche ambiente più selvaggio. Purtroppo la canoa e da 3 e Roby non riesce a partecipare.


Dopo un pranzo “litigarello”  con Leo al ristorante andiamo avanti al Yoho National Park dove facciamo tappa a delle spettacolari rapide per delle foto.
Cena nell’elegante ristorante del Regent Hotel a Revelstoke, dove troviamo anche la musica in piazza.
Anche questa volta siamo fortunati e dormiamo economicamente al lodge Mountain View.


Le note dei Tigrotti: Il pass acquistato alla Barriere Banff3 costa 19,60$ per auto e dura 16 ore. Per gli altri parchi bisogna fermarsi ad acquistare il pass se ci si vuole fermare se si segue la strada o si fa una “sosta foto” non serve! Quasi qualsiasi motel ha il wi-fi gratuito anche nei posti più sperduti.

01/08/2012 Revelstoke - Vancouver

Partenza dal lodge senza colazione per tappa di trasferimento fino a Vancouver.
Ci fermiamo per colazione poco dopo in un simpatico locale con una piccolo mostra su locomotive e il noleggio di elicottero e canoe. Sembra un posto specializzato per orientali o forse sarà un caso.

Vancouver Segue una lunga tappa fino a Vancouver alla ricerca dell'outlet dove finiamo nel solito traffico incasinato delle grandi citta. Non mi rimane che dire: Grazie Copilot! Senza questo programma sarebbe stato decisamente più complicato.


Troviamo un outlet che purtroppo assomiglia troppo ai nostri con poco sconto e merce non particolarmente bella, ma finite le spese ci concediamo un gelato lavorato su di una pietra ollare fredda =-O.
La ricerca dell'albergo ci porta in centro ma sono troppo costosi per i nostri standard e ci spostiamo verso la zona di consegna dell'auto dove troviamo posto in un Holiday inn che anche se un po' caro si rivela molto comodo.
Ceniamo al ristorante Bistrot Cajun Oui-Aussi che non è molto adatto ai bambini ma dalla buona e caratteristica cucina.

02/08/2012 Vancouver

Consegniamo l'auto con la bella sorpresa che l'incidente del carburante non ci viene conteggiato, non ne eravamo ancora sicuri…
Andiamo nella zona dell'harbour con la metro, che è comoda e vicina all'hotel e ci dirigiamo all'ufficio informazioni dove una giovane e gentile ragazza ci prenota l'escursione per le orche, disponibile solo il giorno della partenza, e ci vende anche i biglietti scontati per l'acquario.
Finite le prenotazioni facciamo il giro pedonale per i moli fino allo Stanley Park. Un parco veramente molto bello e pieno di gente che fa sport. Visto che Leo prende sonno decidiamo di andare a mangiare qualcosa mentre dorme nel bel locale dentro il parco un posto perfetto per pranzare o per uno spuntino.
Proseguiamo quindi  per l'acquario che si rivela un mix tra Oltremare e un acquario normale. Simpatici gli spettacoli di beluga e focene meno valido come acquario.

Continuano il giro nello Stanley Park verso i Totem pole dove prendiamo un gelato per Leo mentre noi fotografiamo i totem.
Facciamo il tragitto di ritorno sulla bella passeggiata a mare e mangiamo nel ristorante italiano Bellagio dove Leo approva a pieni voti la pasta di Roberto - grazie Zio! – e io un po' meno la bistecca in stile più italiano che americano.
Totem Stanley park



03/08/2012 Vancouver

Mini boat Andiamo ad informarci per un giro nell'isola di Victoria all'ufficio informazioni ma ci dicono che tra spostamenti vari ci vogliono 4 ore solo per il viaggio. Decidiamo quindi per un giro in città. Andiamo a Gastown che e una zona molto carina che invoglia allo shopping. Continuiamo quindi a piedi verso la zona degli stadi dove prendiamo un simpaticissimo  traghetto da dieci posti che ci porta fino al mercato. Una cosa assolutamente da provare e molto caratteristica. Arrivati sul molo mangiamo da the Bridges molto bene con camerieri sempre bravi ed efficienti. Un punto che qui si distingue spesso.


Facciamo un giro al mercato che è sempre carino, ma bisogna dire che è più bello quello di Seattle.
Passiano quindi vicino al centro Emily Carr dove vediamo un artigiano che scolpisce un totem.
Camminiamo ancora fino ad un parco pubblico dove troviamo giochi e scivolo d'acqua gratis con bagnino. La civiltà di questo paese si vede anche dal rispetto e le attenzioni alle famiglie e il confronto con l'Italia crea qualche imbarazzo. Lasciamo Leo giocare un poco visto che la mattina si e svegliato con 38.4 e un nuovo dente quasi fuori. Grazie ancora zio Roby per la pazienza!
Torniamo in albergo dove il trio mirese fa il bagno nella piscina al 5 piano. Leo ancora malato sceglie di mangiare la pizza al ristorante italiano. E' l'ultima cena e troviamo pure il cameriere italiano che fa finta di non aver notato che siamo italiani. Che simpatico!

04/08/2012 Vancouver - Venezia

Oggi sveglia all'alba. Dopo incubi ricorrenti di notte sulla salute di Leo e sul viaggio. Leo non riesce a mangiare nulla e ha una serie di puntini sparsi, scopriremo tornati a casa che si tratta della famigerata mani-bocca-piedi. Un po' preoccupati e sempre di fretta prendiamo il taxi per andare ad imbarcarci sullo pseudo Zodiac per il whale watching. Megattera


Il tour dura 5 ore e più di 100 miglia marine a detta del capitano.
Purtroppo non abbiamo visto le orche ma "solo" 2 megattere, un po' di acquile e molti leoni marini.
Torniamo accaldati mangiamo sul molo da Sockeye City Grill dove noi mangiamo bene e riusciamo a far mangiare a Leo un paio di gelati diventando più tranquilli. Con il conto chiediamo un taxi che arriva poco dopo e ci porta in aeroporto. Con il tempo e i dollari che ci avanzano facciamo le ultime compere, una valigia in più e qualche gadget.
Prendiamo il volo dove Leonardo ha un posto (sdraietta) tutta per lui anche se e un po corta. Guardo 2 mezzi filmini e dormo poco. A Londra dobbiamo fare tutto di corsa per prendere la coincidenza e passare ladogana ma ce la facciamo ancora una volta e dopo poco siamo ritornati a Venezia!

Le note dei Tigrotti: Bisogna avere un buono stomaco per i giri in oceano con gli zodiac! Io non ho avuto problemi, ma i miei amici veneziani dicono di aver sentito il mare.


KM percorsi
4770 secondo Avis
4786 secondo miei calcoli

 

Siti da visitare per farsi qualche Idea:

Whale Watching - Vancouver Island - Official Site

Escursioni tra orche e Orsi in Canada e Alaska


 

Ultimo Tiger Test Ride

Foto del mese

Login Form